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Ecco alcuni utili consigli per i professionisti e i creativi con partita iva, che vogliono utilizzare il Personal Business Model Canvas per cambiare prospettiva, innovando il proprio modo di lavorare.
Vediamo nel dettaglio alcuni dei principali casi nei quali può essere utile adottarlo:
Chi sta per entrare nel mondo del lavoro autonomo: i giovani alla fine del proprio percorso di studi o di stage professionale. In questo caso è necessario mettere a fuoco l’attività che si vuol avviare rispondendo alle domande principali: per chi, come e perchè, con relative verifiche di mercato. Un lavoro che risulta particolarmente importante per non compiere errori che si possono trascinare nel tempo inficiando la vostra attività.
Chi è già un professionista ma l’attività non gli funziona come vorrebbe: può capitare che si debba rivedere il proprio modo di lavorare, perché non si riesce a far quadrare i conti o a uscire dal frullatore del “multitasking”, ovvero troppe azioni da fare con pochissime chiare priorità. Per aggiornare la propria “cassetta degli attrezzi”. In questi casi il PBMC è un utile ausilio per rimettersi in gioco e cambiare mindset.
Chi deve lanciare un nuovo servizio o prodotto: il PBMC è un ottimo strumento per prototipare un nuovo servizio o prodotto da offrire come consulenti, per capire quali siano le giuste proposte di valore per il cliente, soddisfacendo bisogni e risolvendogli dei problemi. Con timeline, obiettivi da raggiungere e metodi di verifica sul campo.
Ex dipendenti che vogliono avviare un’attività professionale autonoma: capita spesso che una persona non sia contenta della propria vita professionale, troppa routine e una scarsa autonomia d’azione. Con la voglia di avviare una propria attività liberi da scadenze e procedure imposte da altri. In questo caso il PBMC è necessario per verificare che questa opzione sia realmente praticabile, in che modo e in quali tempi.
Chi gestisce un’area o un comparto aziendale: parliamo di manager che sempre più spesso, hanno bisogno di capire meglio i modelli di business dei propri clienti e di rivedere il proprio modo di lavorare, una sorta di aggiornamento o upgrade.
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Alleanza vita / lavoro e collaborazioni
Due elementi strategici vanno tenuti in considerazione in tutti questi casi, per fare la vita del freelance:
Il primo elemento riguarda il rapporto tra vita privata e vita professionale,. Aver chiare le priorità e il proprio modello di business, rende consapevoli, per meglio dire capaci di: “puntare a una gestione perfezionata degli impegni (professionali) e delle necessità (familiari) a lungo termine”, con l’acquisizione di una capacità di contrattazione. La nascita di un figlio, un cambiamento di vita, come lo spostamento in un’altra città o in generale di stile di vita, hanno bisogno di un cambio di prospettiva.
In tal senso si tratta di costruire un’alleanza tra vita professionale e personale. aspirando ad avere un controllo maggiore dei propri tempi e consapevolezza, pianificazione strategica e coraggio sono essenziali.
Il secondo elemento riguarda il frame strategico della collaborazione: infatti essere un professionista non è (e non deve essere) sinonimo di solitudine ma di autonomia, cosa molto diversa dall’autosufficienza. Viviamo immersi in reti di reti, network di relazioni e abbiamo bisogno di partner, collaboratori, team con i quali lavorare e confrontarci e con cui trovare le giuste modalità di relazione attraverso il PBMC.
Come e quando farlo
Un lavoro di progettazione e di messa in discussione di se stessi, attraverso un metodo, richiede una disposizione all’avvio di nuovi percorsi e un’apertura al cambiamento. Se ci sono questi presupposti allora è utile e molto produttivo fare questo percorso con un facilitatore e/o un business designer, che abbia studiato e sperimentato sul campo il metodo in diversi ambiti di lavoro.
Evitate Il fai da te in una prima fase, avere una figura esterna di riferimento per imparare il metodo praticandolo su voi stessi è essenziale, per raggiungere una sostenibilità economica ed è poco praticabile da soli. Una persona che vi tenga nei binari del metodo per realizzare il vostro modello di business, fornendovi strumenti di verifica del lavoro svolto.
Questo vi permetterà successivamente, di proseguire lo sviluppo del percorso in autonomia.
Infine il quando è decisivo: ovvero quando ne sentite l’urgenza e siete disponibili a dedicargli del tempo mentale oltre che fisico. Ritagliandovi qualche ora alla settimana per fare un lavoro di focalizzazione, lasciando fuori dalla porta gli impegni lavorativi quotidiani.
Se ti è piaciuto questo articolo vedi il link all’articolo: Reinventa la tua professione con il Personal Business Model Canvas