Modalità e funzionamento

Preambolo

Non possiamo tralasciare quello che è successo in due anni di pandemia, ne quello che sta accadendo con le difficoltà logistiche, di reperimento di materie prime e i rincari a partire dall’energia, con la guerra in Ucraina. Allo stesso tempo queste domande non possono diventare un ossessione, perchè rischierebbero di paralazzare la nostra capacità di problem solving. Per questo è necessario cominciare a porci delle domande di contesto, mentre lavoriamo:

A. Domande preliminari rispetto alla pandemia

B. Brainstorming e Mappa dell’Ambiente: analisi dei mercati e della concorrenza

Porsi alcune domande su business continuity e valutazione del rischio rispetto agli scenari e ai relativi cambiamenti nella supply chain. Anche la policy di comunicazione aziendale deve essere ripensata, assieme al tema della cybersicurezza che non può più essere derubricato. In tutto ciò qual’è l’impatto degli eventi sul personale?Provando a rendere più flessibile e suscettibile al cambiamento la vostra organizzazione.

Corso base: che cos’è e come funziona il Business Model Canvas

Il Business Model Canvas è uno strumento strategico e un metodo che utilizza il linguaggio visuale – una mappa in formato gigante da appendere al muro, con l’utilizzo di post it – per scomporre progetti complessi semplificandoli. Link al corso base

Diviso in 9 blocchi serve a:

  • Progettare o rivedere il proprio business
  • Creare modelli di business innovativi
  • Capire in che modo il tuo progetto può creare, distribuire e acquisire “valore”, per i tuoi clienti
  • Acquisire strumenti e modelli  di sostenibilità economica
  • Allineare vision e obiettivi del tuo team

Un approccio operativo che stimola la creatività e mette in discussione i meccanismi e le abitudini consolidate, guardando da subito all’esterno, ai potenziali fruitori, clienti, utenti, rovesciando la prospettiva, si parte sempre dai bisogni dei clienti.

Prima del business plan è necessario lavorare sul business model canvas, per fare in modo che una buona idea diventi un valido progetto, individuando le funzioni strategiche e organizzative del proprio modello. Qua il sito ufficiale del BMC

L’ordine e il significato dei blocchi

I 9 blocchi e le parole chiave rappresentano tutte le aree di sviluppo di un’azienda, start up o piattaforma online e servono a progettare o riprogettare tutte o alcune attività/prodotti e servizi:

  • Customer Segments: descrive i differenti gruppi di persone e/o organizzazioni ai quali l’azienda si rivolge, in relazione alle specfiche esigenze di ogni segmento di clientela.
  • Value Proposition,  il valore che creiamo per i nostri clienti,
  • Channels,  i canali di contatto (comunicazione, distribuzione e vendita) attraverso i quali si raggiungono i propri clienti;
  • Customer Relationships, le modalità di relazioni che si instaurano con il cliente;
  • Revenue Streams, i flussi di ricavi generati (compreso prezzi e modalità di pagamento)
  • Key Resources, le risorse chiave dell’azienda; i 4 assets strategici di cui un’azienda deve disporre per dare vita e sostenere il proprio modello di business (umane, intellettuali, fisiche e finanziarie).
  • Key Activities, le attività chiave per rendere effettivo il modello di business;
  • Key Partners, i partner chiave con i quali l’impresa intende allearsi al fine di creare valore per il cliente; la rete di fornitori e partners necessari al funzionamento del modello di business
  • Cost Structure, la struttura dei costi da sostenere per rendere funzionante il proprio modello di business.

La relazione tra i blocchi

L’organizzazione  è pensata come parte di un’ecosistema più grande, ogni elemento dipende dall’altro, lo rafforza e lo migliora e serve a strutturare le azioni strategiche e organizzative di un progetto.

 

Il Canvas è diviso in due quadranti. Quello  destro (lato creatività) A partire dalla proposta di valore per i vostri segmenti di clientela, e quello sinistro (lato organizzativo). I blocchi del quadrante destro determinano i flussi di ricavi, mentre i blocchi del quadrante sinistro costituiranno i costi.


I Pattern

Tutti i modelli di business hanno degli elementi in comune (caratteristiche, organizzazione degli elementi base e comportamenti).


Queste somiglianze vengono dette «pattern». Esistono cinque pattern nella letteratura sul business, ma molti altri se ne stanno aggiungendo:

  • Unbundling (separazione) dei modelli di business;
  •  La «coda lunga»;
  • Piattaforme «multi-sided»
  • Modelli di business «Free»
  • Modelli di business «Open»


Il manuale operativo


Business Model Generation è il libro che esplicita i fondamenti del Business Model Canvas.  Un lavoro svolto dal main team guidato da Alexander Osterwalder, Yves Pigneur e una community internazionale che ha coinvolto 470 esperti e consulenti in modalità crowd sourcing in giro per il mondo. Un vero e proprio manuale operativo con strumenti pratici ed efficaci che portano subito all’azione ( la versione italiana Creare Modelli di Business è edita da FAG). Ormai entrato nei programmi di formazione universitaria e nelle migliori business school del mondo, oltre ad esser usato dalle maggiori società innovative quali ad esempio: IBM, Ikea, Linkedin, Lego, Google o dalle italiane Italo Treno, Virgin Radio, Poste Italiane, hp, gruppo API, Tetrapak, Benetton, Bottega verde e tantissimi altri.


Corso Avanzato: percorsi modulari
, digitalizzazione e test

Link al corso avanzato

  • Il primo canvas, costituito dalla Mappa dell’ambiente per l’analisi dei mercati e della concorrenza.
  • Il secondo è il Business Model Canvas, per fotografare il proprio modello di business e costruire ipotesi di innovazione e una implementazione per step (16h). Per la progettazione con il tuo team e l’ausilio di un facilitatore, per acquisire lo strumento e creare una prima bozza del proprio modello di business.
  • A questi si deve aggiungere, la dove vi siano nuovi clienti che non comprendiamo o conosciamo, un terzo strumento è il Value Proposition Canvas (9h). Ideato in forma integrata con il BMC, per verificare quali siano i bisogni e le problematiche prioritarie dei clienti, andando a creare valore per loro e trovando il FIT con prodotti e servizi.
  • Infine un quarta canvas per dipendenti e collaboratori (lavoratori autonomi). Per lavorare sul mindset di ognuno/a e allineare le proprie proposte di valore e procedure con quelle aziendali (individuate con il BMC), grazie al Personal Business Model Canvas (12h). Vedi il link al corso per singoli professionisti
  • Con l’aggiunta di test di validazione ed esperimenti con le metodologie Lean e Agili.

Digitalizzazione

L’utilizzo e le peculiarita di ogni blocco dei Canvas, assieme ai test, permette di individuare gli elementi di innovazione anche nei processi di digitalizzazione, ad esempio per la gestione delle vendite. In tal senso l’utilizzo di un CRM (customer relationship management) personalizzato, automatizza alcune funzionalità. Integrando la schedulazione del cliente, un configuratore di prodotto e la personalizzazione delle offerte. Infine con la digitalizzazione della contrattualistica e la possibilità di firma digitale, possiamo fare potenzialmente tutto con un unico software. Oppure nella gestione dei clienti, si possono trovare modalità di fidelizzazione in fase di post- vendita, con servizi automatizzati o al contrario con una assistenza video dedicata e personalizzata. O incrementando la ricerca di nuovi clienti in una fase di primo contatto, integrando gli strumenti off-line con strumenti on-line. Ipotesi individuate col design thinking e validate dai test.

Esperimenti e test di validazione: metodologie Lean e Agile

Una volta capita la logica e costruite le ipotesi di implementazione con i diversi Canvas, lavorando alla loro progettazione con il team aziendale, sarà necessario attivare una fase di sperimentazione e validazione delle ipotesi (min. 6h max. 16h). Andando a verificare le priorità dei propri clienti e la validità delle ipotesi di sviluppo, attraverso sei diverse modalità di test:

La metodologia Lean permette test veloci e a basso costo, in una logica iterativa circolare, che partendo da un ipotesi costruisce un test, misurabile, per imparare cose nuove e attivare una nuova ipotesi per la successiva iterazione. Adatto per la prototipazione nella fase di ricerca e sviluppo per il proprio servizio o prodotto è usato ad esempio per la realizzazione e consegna di un prodotto minimo funzionante (MVP)

La metodologia Agile viene utilizzata quando si hanno tempi e budget già definiti, ad esempio per la realizzazione di un software (oppure per la consegna di un mock-up di un macchinario) del quale, verificare alcune nuove funzionalità, con scadenze di consegna precise, dopo iterazioni o meglio sprint maggiormente codificati. Adatto per test in fase di esecuzione, il suo utilizzo implica l’avere un team affiatato e anche un cliente molto collaborativo, disponibile a incontri mensili sulle nuove funzioni, pronto a riadattare progetto e richieste.

Stiamo parlando di metodi guidati dal valore e dalla centralità del cliente, appartenenti alla famiglia degli strumenti del Project Management per l’innovazione, che si tratti del framework Scrum (Agile) o del Kanban (Lean). Quindi perfettamente integrabili con il design thinking, che a sua volta serve alla creazione delle ipotesi strategiche del modello, da validare.

Adesso potete vedere i percorsi possibili con il Design Thinking, in modalità dal vivo oppure online, buona navigazione!

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