L’Industria 4.0 questa sconosciuta?

Non sono certo un esperto di industria 4.0 e non ho affermazioni geniali da condividere. Molto più prosaicamente mi interrogo (come tutti) su quello che sta succedendo  e nello specifico sul tema industria, manifattura, innovazione e nuova organizzazione del lavoro ed è difficile farsi un’idea precisa. Così ho pensato di condividere con voi, questo si, un percorso di letture sul tema: innanzi tutto avete/abbiamo letto il piano del governo, altrimenti di che cosa discutiamo? Qua trovate il link al piano Industria 4.0. Se non bastasse però c’è anche la sintesi con uno slideshow scaricabile oltre a una guida di introduzione al piano sempre a cura del Ministero dello Sviluppo Economico.

Una volta letti questi contenuti allora sorgono domande pertinenti, dubbi e riflessioni che ci danno lo spunto per citare altri articoli che parlano di questa novità. Il primo che segnalo e che ho postato ieri su Linkedin è questo: La fabbrica digitale come sfida sociale. Nuove tecnologie, nuova organizzazione, che ha il pregio a mio modo di vedere, di non ridurre la questione dell’innovazione all’aspetto tecnologico come spesso accade, bensì il piano della riflessione da questo punto di vista è ribaltato.

Tutta via è necessaria concretezza per provare a entrare nel merito del piano, per capire a che cosa dovrebbe servire. Così il mio amico Stefano Bonifazi ha scritto qualche giorno fa su medium questo articolo: I.con, come ho imparato cos’è l’industria 4.0. Di lavoro è un industrial designer e racconta –  in un redazionale e dunque in una forma pubblicitaria, ma l’articolo aiuta a capire  l’argomento in generale con esempi molto concreti –  dell’industria 4.0 a partire dal suo lavoro e da un prodotto di un suo amico, Ecco dunque cos’è l’Industria 4.0 per Stefano: la possibilità di remotare una fabbrica e di interagire con le macchine a distanza: le tecnologie implicate esistono da qualche decennio, ma ora siamo in grado di metterle a sistema ed usarle proficuamente, anche perché l’internet of things a livello consumer è ormai cosa nota a tutti, l’industria 4.0 non è che la IOT per le fabbriche”.

Ma ci sono i soldi da investire? Secondo la sintesi del sole 24 ore questi sono i numeri: Industria 4.0, piano da 13 miliardi. Più investimenti dai privati.

In questo momento c’è un confronto aperto nel governo sulle misure di incentivazione che presto dovrebbero uscire. Infine un dubbio è stato esplicitato in questo ultimo articolo che cito: Il grande assente del piano Industry 4.0: il lavoro, che discute del tema centrale del lavoro e del gap culturale delle PMI rispetto a soggetti più dinamici e flessibili come le start up. Tralascio moltissimi articoli usciti negli ultimi mesi e sicuramente molti di essi (più) meritevoli di esser citati.
Questo, come dicevo è un breve e personale percorso che socializzo nel tentativo di capirci qualcosa in più, l’intento è anche quello di allargare la discussione, assieme e oltre gli “addetti ai lavori”, ad altri pubblici quindi aspetto i vostri suggerimenti, commenti e link!

 

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